Il mercato immobiliare italiano pur con molti chiaroscuri e distinguo, risulta in ripresa. In particolare sulla scorta dell’andamento del 2016 appena trascorso, anche il 2017 si prevede in attivo. Insomma questo trend positivo dovrebbe proseguire e consolidarsi nel corso dell’anno. In questo senso i bilanci del mercato immobiliare per quanto riguarda l’anno 2016 possono dirsi positivi.
Stando ai dati pubblicati dall’Agenzia delle Entrate, nei primi nove mesi del 2016 si è registrato un incremento medio delle transazioni pari al 20,4%. A dirlo è Scenari Immobiliare, secondo cui nel 2017 il mercato dovrebbe crescere del 4% rispetto all’anno precedente. Stando alle stime nel 2017 si prevede che le compravendite residenziali potrebbero raggiungere almeno le 550mila unità. Tuttavia sempre stando all’indagine condotta da Scenari Immobiliari, il mercato immobiliare italiano se raffrontato con quello europeo ed americano, risulta ben al di sotto rispetto ai livelli di crescita che si prevedono in Europa e negli Stati Uniti, ovvero oltre l’8%. Mentre stando sempre a quanto stimato da Scenari Immobiliari, la crescita in Italia si attesta sul 4%, mentre in Europa si terrà sui livelli degli Stati uniti, con un 8,4% . In tal senso Mari Breglia, presidente di Scenari Immobiliare sottolinea che: ” Ormai la crisi è superata ma siamo in una fase di ripresina del mercato nazionale. Disoccupazione che non cala e tassazione elevata rappresentano ostacoli a una vera ripresa, nonostante una domanda potenziale stimata in 850 mila case”.
I motivi di questo disallineamento del mercato immobiliare italiano rispetto alla realtà americana ed europea sono presto detti: l’elevata disoccupazione e la tassazione anch’essa elevata ostacolano la piena ripresa del mercato. Molto dipenderà quindi dall’andamento dei consumi e dall’occupazione.
Complessivamente il nostro mercato immobiliare rispetto a quello europeo risulta indietro. Tuttavia stando a un altro sondaggio condotto da Bankitalia, dalla Fimaa (federazione italiana mediatori agenti d’affari) e dal Crif (sistemi di informazioni creditizie) nel 2016 si è assistito a un aumento di richiesta degli immobili, in particolare ciò è avvenuta ad ottobre e quindi ha comportato un aumento nella richiesta di mutui.
Tenendo conto sempre di questo periodo preso in esame, ovvero luglio-settembre 2016, il 72,9% delle agenzie immobiliari, ha venduto almeno un immobile in tale periodo, contro il precedente 71,3%; è aumentata anche la percentuale che ha evidenziato un maggior numero di clienti. Diminuisce invece il margine di sconto sui prezzi di vendita rispetto al costo iniziale, il che comporta anche una riduzione del tempo per la vendita delle case. Da sottolineare la ripresa della quota di acquisti effettuati con un mutuo ipotecario.
Insomma emerge un quadro un po’ a macchia di leopardo in quanto alcuni indicatori risultano in ripresa altri no, ma complessivamente vi sono i margini perché anche nel 2017 possa proseguire questa lenta, ma continua ripresa del mercato immobiliare.