Esistono alcuni suoni in natura che hanno il potere di rilassarci, basti pensare al fruscio delle foglie d’autunno, o all’acqua di una cascata. Questi suoni sono definiti tecnicamente rumore rosa. Ebbene stando a uno studio condotto dalla NorthWestern University, a Chicago, questo tipo di stimolazione acustica se avviene nel corso delle ore profonde sarebbe in grado di facilitare il processo di consolidamento dei ricordi. I ricercatori hanno preso in esame 13 volontari di età superiore ai 60 anni, a cui durante la fase di sonno profondo sono stati fatti ascoltare dei suoni ‘dolci’. Dall’esperimento condotto è emerso un significativo aumento nei test sul punteggio della memoria.
In particolare quindi questa stimolazione acustica si è rivelata idonea nell’aumentare la capacità di ricordare da parte degli anziani, la cui durata del sonno profondo con l’avanzare del’età va incontro a una riduzione fisiologica. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Frontiers in Human Neuroscience.