L’incontinenza è un disturbo, di cui solo nel nostro Paese soffrono circa 10 milioni di italiani, di età superiore ai 45 anni. Tra gli over 75 si arriva invece a una percentuale molto maggiore che può riguardare anche un anziano su due senza distinzione di sesso. Tuttavia si evidenzia una disparità di trattamento tra uomini e donne per quanto riguarda l’accesso alle cure. La rimborsabilità dei farmaci viene accordata soltanto agli uomini e non alle donne, che peraltro soffrono di questo disturbo in misura superiore. Il Servizio Sanitario Nazionale in effetti rimborsa a uomini e donne i pannoloni assorbenti, ma i farmaci che possono risolvere il problema sono invece rimborsati solo agli uomini. In tal senso Giuseppe Carrieri, direttore della clinica urologica e del centro trapianti di rene dell’Università di Foggia spiega che: “il fenomeno della non aderenza terapeutica è spiegato dalla convinzione che i pannoloni siano la cura dell’incontinenza. Invece esistono trattamenti chirurgici efficaci per le forme gravi e riabilitativi o farmacologici per quelle medie e lievi”.
Inoltre spesso sono proprio le donne ad interrompere i trattamenti prima del tempo: “a causa dei costi o per il timore di effetti collaterali, possibili ma di scarsa rilevanza: quali secchezza delle fauci o vaginale e la lieve costipazione”.