Dal’inizio dell‘epidemia influenzale sono 4 milioni e 460mila gli italiani finiti ko. Stando poi al rapporto Influnet, coordinato dall’Istituto Superiore di Sanita’ (Iss) che va dalla settimana del 6 gennaio al 12 febbraio 2017 il livello di incidenza è diminuito a 4,37 casi per mille assistiti, dopo che a dicembre del 2016 aveva raggiunto il picco con 9,59 casi per mille assistiti. In particolare ad essere più colpita risulta la fascia dei bambini sotto i cinque anni di età con un’incidenza pari a 12,37 casi per mille assistiti.
Passato quindi il pericolo influenza adesso bisogna tener conto di virus simili a quello ll’influenza, quali adenovirus e rotavirus che producono il raffreddore ed altri sintomi simili a quelli tipici della sindrome influenzale, anche se di intensità e di durata nettamente minori.
