Le infezioni contratte in ambito ospedaliero fanno più vittime degli incidenti stradali. E’ questo il dato shock che è emerso dall’incontro che si è tenuto a Roma lunedì 31 gennaio sul tema innovazione tecnologica contro le infezioni chirurgiche ospedaliere. Questi i dati: 3.419 le vittime di incidenti stradali nel 2015, da 4.500 a 7 mila i morti stimati per infezioni contratte in ospedale. Ogni anno a contrarre queste infezioni è circa il 5-8% dei pazienti ricoverati. Detto in altri termini si verificano dai 450mila ai 700mila casi dovuti soprattutto a infezioni urinarie, seguite da quelle derivanti dalle complicanze delle ferite chirurgiche, polmoniti e sepsi. Particolare allarme destano i batteri resistenti agli antibiotici che si stima siano responsabili del 16% delle infezioni contratte in ambito ospedaliero. Il rispetto dell’igiene resta sempre una norma fondamentale.
In tal senso così si è espresso dottor Nicola Petrosillo, dell’IRCCS Spallanzani di Roma: “I microrganismi che causano infezioni arrivano sia dalla flora batterica già presente nel paziente che da microrganismi provenienti dall’esterno, per esempio con le mani degli operatori come veicolo”.