Al giorno d’oggi grazie alla scoperta di nuove molecole la cura dell’epatite C presenta tassi di guarigione prossimi al 100%. Il rischio maggiormente temuto di questa infezione è che possa evolvere nella cirrosi epatica, in tale evenienza per salvare la vita del paziente nei casi più gravi è necessario ricorrere a un trapianto. Tuttavia stando a quanto riportato dal Corriere della Sera molti italiani acquisterebbero i farmaci di ultima generazione che portano all’eradicazione del virus dell’epatite C dall’organismo, a prezzi stracciati in India o in Egitto. Le leggi nel nostro paese in realtà consentono l’importazione di tali farmaci solo per un mese di terapia. Inoltre sarebbero molto diffusi gli acquisti online del farmaco anti-epatite C, ma in tal caso gli utenti vanno incontro al pericolo contraffazione. D’altronde al momento in Italia il trattamento gratuito è riservato soltanto ai pazienti più gravi, mentre chi può pagare il prezzo integrale della terapia che si aggira in Europa sui 50 mila 60 mila euro deve recarsi in una farmacia della Svizzera o del Vaticano sempre previa ricetta medica. Inoltre recentemente l’Aifa ha autorizzato tre nuovi medicinali più efficaci (ombitasvir, paritaprevir, dasabuvir più un vecchio composto, il ritonavir) in tal modo è aumentato l’accesso ai trattamenti per i pazienti, sempre quelli più gravi.
Stando alle ultime statistiche in Italia ci sono almeno 800mila persone infette con il virus e che almeno 160mila non sanno di esserlo.
