Su internet è possibile veicolare informazioni senza alcun tipo di filtro che possa vagliarle. D’altronde la libertà di espressione in rete grazie ai blog, ai forum, ai social probabilmente tocca una delle sue massime possibiltà d’strinsecazione. Tuttavia spesso in rete circolano delle notizie-bufala che fanno solo disinformazione. Lo si è visto molto bene nel corso della recente campagna presidenziale americana che ha visto assurgere i social, in particolare Facebook a strumento di informazione (o disinformazione a seconda dei punti di vista) di massa. Lo stesso Mark Zuckerberg è uscito allo scoperto ammettendo che in questo senso c’è ancora molto da fare per contrastare la cattiva informazione che circola sul web. In particolare l’ideatore di Facebok per scoraggiare questo fenomeno sta pensando a nuovi sistemi e meccanismi che possano limitare la proliferazione di notizie sensazionalistiche.
In tal senso così si è espresso: “Lavoreremo con giornalisti e organizzazioni autorevole di fact checking per capire come lavorano nel verificare le informazioni, in modo da imparare dalla loro esperienza nel campo”.
