Stando a uno studio condotto in Finlandia all’ospedale Päijät-Häme, chi tende ad avere una visione della vita pessimista rischia una incidenza maggiore di eventi cardiovascolari. In pratica i pessimisti tenderebbero a soffrire di cuore maggiormente risptto a chi invece tende a vedere sempre il lato positivo. Pertanto tra i fattori di rischio che aumentano la percentuale di subire un attacco cardiaco accanto all’alcol, fumo, una dieta squilibrata e sbilanciata con troppi cibi ricchi di grasso, andrebbe considerato anche questo fattore legato alla propria personalità. Lo studio ha preso in esame 2.267 individui di età compresa tra i 52 e i 76 anni. I volontari in pratica sono stati sottoposti a un questionario per valutare se fossero di indole pessimista ad esempio riconoscendosi nell’affermazione “se una cosa può andare storta sicuramente per me andrà male” oppure ottimista riconoscendosi invece nella frase “se il futuro è incerto a me senz’altro andrà tutto bene”.
E’ risultato che i più pessimisti presentavano un rischio di morte per malattia coronarica più che doppio rispetto ai meno pessimisti, tuttavia l’ottimismo di per sè non preserva la salute cardiovascolare. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista BMC Public Health.