La richiesta di prestiti personali nel mese di ottobre 2016, un dato che mette in evidenza come la crisi economica non è ancora alle spalle, neanche nelle menti degli italiani. Il tasso di interesse applicato ai mutui per la casa è ai minimi storici e questo dovrebbe spingere gli italiani a chiedere di più e più spesso.
Se si fa il confronto tra i dati dello scorso mese e quelli di ottobre 2015, vediamo una diminuzione dello 0,3% in termini di richieste (la situazione è leggermente migliore rispetto a settembre, quando invece il calo anno su anno era stato dello 0,4%).
Nonostante questo, l’ammontare dei prestiti concessi è in salita se confrontato rispetto alla fine del 2007, anno prima dell’inizio della crisi economica: si è passati da 1.673 a 1.804,3 miliardi di euro per le famiglie, e da 1.279 a 1.402,5 miliardi di euro per le aziende.
Tra le richieste più in aumento, come suggerito da siti del settore come Mondo Prestiti, troviamo sia i finanziamenti per dipendenti che per pensionati. Sono proprio queste due, d’altronde, le categorie di richiedente maggiormente accettati da banche e finanziarie, in virtù della presenta della busta paga e della pensione, due garanzie molto importanti.
Le sofferenze nette, ovvero quelle calcolate al netto delle svalutazioni che son state effettuate dalle banche usando risorse proprie, sono state pari a 85,1 miliardi di euro a fine settembre 2016, un dato leggermente in calo rispetto agli 85,4 miliardi di euro che sono stati fatti segnare ad agosto, e nettamente migliore rispetto alle sofferenze di settembre 2015, che erano pari a 89 miliardi di euro.
I tassi dei mutui casa
Come anticipato prima, i tassi dei mutui casa sono al minimo storico, pari al 2,94% (a settembre è stato registrato un tasso medio del 2,97% , mentre a fine 2007 eravamo al 6,18%). Ai minimi anche i tassi sulle nuove operazioni per l’acquisto di case, pari al 2,02% (a fine 2007, giusto per fare un paragone per il momento pre-crisi, eravamo al 5,72%.
La raccolta dei depositi
Interessante il dato sui depositi, in aumento di 32 miliardi di euro ad ottobre 2016 rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Sono in calo di 63,5 miliardi di euro, invece, le raccolte di denaro tramite le obbligazioni.
Se si fa il paragone con la fine del 2007, la raccolta è cresciuta in totale da 1.513 miliardi di euro a 1.662, un incremento di 149 miliardi.