Il morbillo è una malattia tipica dell’infanzia che tuttavia va considerata più pericolosa rispetto a quanto normalmente viene ritenuta. In particolare sono pericolose le encefaliti croniche che sarebbero statisticamente più frequenti di quanto invece si pensava. A fare chiarezza è uno studio condotto dalla Università della California (Ucla) che ha preso in esame i dati di una grande epidemia di morbillo avvenuta in California nerl 1990. Stando a un precedente studio si riteneva che nella fascia di età sotto i 5 anni solo un bimbo su 1.700 contagiati da morbillo poteva contrarre la Panencefalite subacuta sclerosante che portava alla morte entre 24-36 mesi dalla diagnosi. Stando alla nuova ricerca invece è emerso che il tasso riguarda uno ogni 1.387 contagiati sotto cinque anni e sale a 1 su 600 per i bambini sotto i 12 mesi.
Insomma considerando che in Italia il morbillo assieme a rosolia e parotite, è una malattia ancora endemica, dato che sommato al calo delle vaccinazioni, non fa che estendere il numero delle persone che possono essere suscettibili a queste infezioni sviluppando un focolaio epidemico.