I bambini che vivono in un ambiente domestico dove i genitori fumano sono maggiormente a rischio di sviluppare delle patologie a carico dei polmoni. Inoltre un bambino su 5 cresce in una casa in cui entrambi i genitori fumano e se consentono di farlo anche ai figli, questi ultimi sviluppano una vera e propria dipendenza verso il tabacco. Sono questi i temi che verranno affrontati a partire da oggi al 20° congresso nazionale della Società italiana per le malattie respiratorie infantili (Simri). In particolare negli anni sono aumentati gli studi che hanno accertato la correlazione tra il fumo di sigaretta e lo sviluppo di varie patologie quali l’asma, bronchite cronica ostruttiva, infarto e angina del cuore, ictus oltre al tumore del polmone. Ricordiamo che questi danni possono anche non manifestarsi nell’immediato ma a distanza di anni.
Tra i fattori di rischio va considerato anche il fumo di terza mano, ovvero se uno dei genitori fuma fuori al balcone, mettiamo la madre, per non inquinate l’aria di casa, comunque il tabacco le impregna i vestiti per cui se dopo aver fumato prende il braccio il proprio bambino comunque gli farà respirare delle sostanze tossiche.