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Sentenza caso Cucchi: “Colpe dei medici ma sarebbe morto lo stesso”

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Ilaria Cucchi
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La sentenza ha assolto i 5 medici indagati per omicidio colposo riguardo alle cause della morte di Stefano Cucchi. Il geometra romano morì in carcere il 22 ottobre del 2009. Stando alle motivazioni della sentenza che assolve i 5 medici del Pertini si legge che: “è possibile individuare la causa della morte di Stefano Cucchi, come affermato dagli esperti nominati dalla Corte d’assise, nella ‘sindrome da inanizione’ o ‘lesività da privazione di cibo e bevande’”. Ovvero che Stefano Cucchi letteralmente sarebbe morto di fame. In sostanza per i giudici, i 5 medici avrebbero dovuto diagnosticare la sindrome da inazione ma nonostante ciò difficilmete si sarebbe salvato, considerando il suo stato pregresso di salute in quanto era affetto da: “numerose patologie: epilessia, tossicodipendenza, celiachia e «stress da dolori per lesioni lombo-sacrali”. Ed ancora hanno aggiunto: “la morte è dipesa da una grave alterazione dei processi metabolici causata da un’insufficiente alimentazione e idratazione già iniziata prima dell’arresto, alla quale devono aggiungersi le numerose patologie da cui il predetto era affetto e dallo stress dovuto ai dolori causati dalle lesioni lombo-sacrali”, e da “un ‘quasi’ digiuno di protesta, elementi questi ultimi che hanno contribuito ad aggravare lo stato di deperimento organico in cui il paziente già si trovava a causa della grave denutrizione da cui era affetto”. In sostanza sono gli stessi risultati a cui è pervenuta l’inchiesta bis che vede indagati i carabinieri che il 15 ottobre del 2009 arrestarono il geometra per possesso di droga. I periti hanno concluso le loro analisi secondo cui la morte improvvisa e inaspettata è avvenuta per epilessia.

 

Intanto così ha commentato la sentenza Ilaria Cucchi: “Come sorella di Stefano e come cittadina sono indignata e amareggiata per un processo che normale non è. Mi rivolgo al presidente di Anm e al Csm per sapere se considerano ‘fisiologico’ l’andamento processuale sulla morte di Stefano. E se tutto questo sarebbe ugualmente accaduto se non gli fosse stata tolta la vita quando era nelle mani dello Stato”.

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