Stando auna ricerca condotta alla Albert Einstein College of Medicine, la durata dellla vita umana difficilmente potrebbe superare il limite dei 125 anni di età. Pertanto Jeanne Louise Calment che il 4 agoasto del 1997 quando morì aveva 122 anni e 164 giorni, rappresenta uno dei limiti massimi a cui spingersi la vita umana. I ricercatori sono arrivati a queste conclusiioni prendendo in esame i dati demografici di 41 paesi di 41 paesi nel mondo, poi hanno esaminato i tassi di mortalità dei supercentenari (minimo 110 anni di età) vissuti negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Giappone e in Francia. Ebbene se dagli anni 70′ si è assitito a un aumento della durata della vita media tuttavia già a partire adgli anni 80′ questo margine di incremento si è significativamente ridotto. In sostanza l’allungamento della vita media della popolazione si deve ai progressi raggiunti dalla medicina soprattutto nel 900′ grazie a cui è stato possibile curare le infezioni per l’introduzione degli antibiotici (anche se oggi c’è il problema della resistenza di alcuni ceppi batterici agli stessi a causa dell’uso indiscriminato che ne è stato fatto) ed anche altre malattie. Tuttavia il miglioramento delle condizioni di vita generali che ha portato a questo aumento della longevità probabilmente si scontra con un limite invalicabile inscritto all’interno dei nostro geni, per cui al di là dei 115 massimo 125 anni sembrerebbe impossibile spingersi perché così sarebbe programmato nel nostro Dna.
D’altronde la scienza ci regala sicuramente sorprese e non è detto che in realtà anche tale limite un domani non possa essere superato. Lo studio è stato pubblicato su Nature.
