Quest’anno è Elisabetta Gregoraci la testimonial di Lilt for Women – Campagna Nastro Rosa 2016”, l’iniziativa che si svolge annualmente e che intende sensibilizzare le donne riguardo alla prevenzione del cancro al seno. La modella nonché attrice e conduttrice televisiva in una intervista rilasciata a Vanity Fair ha spiegato di aver prestato gratuitamente il proprio volto a questa campagna perché nella sua famiglia c’è stato più di un caso di cancro al seno. In particolare così ha raccontato: “La mia famiglia è stata sterminata dal cancro: ho perso la mamma a 50 anni, nonché due cugini e la nonna. La loro malattia mi ha fatto capire che la salute vale più di tutto. Per questo ho particolarmente a cuore il tema della prevenzione e ormai da anni mi impegno nel divulgarne l’importanza, a maggior ragione nell’ambito dei tumori”. Stando a uno studio condotto al Sanger Institute sono 93 i geni che andando incontro a mutazioni possono determinare il cancro al seno. I ricercatori alla Bbc hanno spiegato che dei 20mila geni del genoma umano 93 nel caso di una mutazione possono trasformare il tessuto mammario in tessuto canceroso dando inizio alla patologia tumorale.
Queste mutazioni dei geni possono derivare sia per via ereditaria e sia a causa di infezioni prodotte da alcuni virus che sono in grado di alterare il codice genetico. Gli esperti spiegano che queste mutazioni lasciano una impronta unica sui nostri geni, una sorta di cicatrice.