Stando agli ultimi dati della Nasa e del National Snow and Ice Data Center (NSIDC), lo scioglimento dei ghiacciai nel Mar Artico avanza inarrestabile. In particolare stando a quanto rilevato dagli esperti, l’estensione del ghiaccio marino è sceso a 4,14 milioni di chilometri quadrati. Secondo i ricercatori questa ulteriore perdita di ghiaccio dell’Artico sarebbe dovuto a due forti cicloni che si sono abbattutti ad agosto nel mare dei Ciukci, non lontano dall’Alaska. Insomma il surriscaldamento del pianeta che comporta il conseguente scioglimento dei ghiacciai è imputabile principalmente all’uomo, eppure la questione ambientale di rilevanza globale non sembra essere all’ordine del giorno nelle agende dei governi nazionali. D’altronde in un precedente rapporto gli scienziati del National Snow and Ice Data Centre (NSIDC) hanno osservato uno scioglimento anticipato dei ghiacci del mar di Barents e l’arrivo sull’Artico di correnti di aria calda provenienti da Siberia e Europa settentrionale.
Inoltre da quando nel 1970 sono iniziate le rilevazioni satellitari si è assistito a una diminuzione della superficie della calotta polare nell’ordine del 2,6% ogni 10 anni