Continua inesorabile lo scioglimento del ghiaccio artico. A settembre 2016 è arrivato un nuovo allarme da parte della Nasa e del National Snow and Ice Data Center (NSIDC). Stando all’analisi dei dati satellitari l’estensione del ghiaccio marino attorno al Polo Nord si è ridotto a 4,14 milioni di chilometri quadrati. Stando alle osservazioni disponibili da 37 anni, dal 1981 ad oggi, si tratta della seconda situazione peggiore registrata in assoluto. Inoltre nel mese di agosto e ad inizio settembre gli scienziati hanno assistito a una accellerazione di questo scioglimento dei ghiacci. D’altronde non si tratta certo del primo allarme lanciato dalla Nasa in riferimento allo scioglimento dei ghiacci dell’Antartico. Purtroppo questi allarmi hanno lo stesso effetto delle grida manzoniane ovvero cadono nel nulla. Nel marzo scorso stando ai dati del National Snow and ice Data Center dell’università di Boulder in Colorado, i ghiacci del Polo Nord hanno raggiunto un’estensione pari a 14,52 milioni di chilometri quadrati, ovvero 1,12 milioni in meno rispetto alla media.
Detto in altri termini l’estensione del mare ghiacciato al Polo Nord si è ridotto di 1,6 milioni di km quadrati, che per dare un’idea di tale misura, corrispondono a 5 volte l’estensione dell’Italia