A statuirlo è la Corte di Cassazione con la sentenza nr. 36866/2016: chiunque abbandoni il propri cane in giardino senza prendersene cura, commette reato. La vicenda muove dal caso di un uomo di Thiene (Vicenza) a cui la Cassazione ha inflitto una multa di ben duemila euro. Questo perché il proprietario trascurava del tutto il proprio animale abbandonandolo a se stesso e si sa quanto possa soffrire di questa solitudine un animale sociale come il cane. Così si legge nel portale di informazione giuridicastudiocataldi.it. “il povero animale viveva infatti in condizioni di salute precarie, tanto che secondo i testimoni non si reggeva sulle zampe, emanava cattivo odore, aveva macchie di sangue, otite e varie lesioni”. Secondo alcuni testimoni inoltre il cane si trovava in una condizione di evidente abbandono: faceva fatica a tenersi in piedi, emanava cattivo odore, aveva piaghe da decubito dal ventre e una otite purulenta da entrambe le orecchie. Il proprietario del cane tuttavia ha provato a giustificarsi sostenendo che le colpe fossero del fratello perché il cane si trovava presso di lui e che in ogni caso solo un veterinario avrebbe potuto fare una diagnosi medica. La Cassazione ha anche stabilito la responsabilità penale dell’uomo per aver: “detenuto il cane in luogo distante dalla propria abitazione, quindi, con poche occasioni di stare in sua compagnia e in condizioni di salute precarie e sicuramente produttive di sofferenza fisica per l’animale, non curandosi adeguatamente dello stesso, tanto da non essersi nemmeno accorto della sua situazione fisica”. Insomma il giardino è uno spazio aperto senz’altro gradito al cane ma non se vi viene confinato al suo interno senza nessuna interazione col proprietario.
Insomma si configura il reato di abbandono di animali quando il nostro amico a 4 zampe viene dimenticato in giardino o in casa o in qualsiasi altro luogo senza che quindi gli siano fornite le attenzioni di cui necessita per il benessere psico-fisico.
