In Italia circa il 50% delle donne in gravidanza non rinuncia all’alcol ed anzi ne beve almeno due bicchieri. I dati provengono dall’Istituto superiore di Sanità (Iss), presentati in occasione della Giornata mondiale di sensibilizzazione sulla Sindrome feto-alcolica e i disturbi correlati presentati in occasione occasione della Giornata mondiale di sensibilizzazione sulla Sindrome feto-alcolica e i disturbi correlati. Anche in Europa si mostra questa tendenza all’aumento delle donne che bevono in gravidanza, soprattutto quando quest’ultima non è programmata: si va ad esempio dal 6% della Svezia all’82% dell’Irlanda. Gli esperti sottolineano che gli effetti dell’alcol sul feto non si manifestano nell’immediato ma più avanti nella crescita. Questi i danni che l’alcol può produrre: “evidenti alterazioni delle capacità cognitive e disturbi nella crescita”. Ed ancora: “L’alcol arriva direttamente nel cervello della madre e del feto dove distrugge i neuroni ancora prima che si sviluppino”.
Ricordiamo infatti che il cuore e il cervello si sviluppano nei primi 10-15 giorni dal concepimento quando la donna non sa ancora di essere incinta.