Mantenere il cervello giovane anche quando si è superata una certa età è possibile con una serie di esercizi quotidiani, che molto hanno del gioco e quindi sono più facili da apprendere. Una serie di utili consigli ci vengono dal presidente dell’associazione Assomensana, Giuseppe Alfredo Iannoccari, neuropsicologo e docente a contratto all’Università Statale di Milano. In questo senso Assomensana dal 19 al 24 settembre ha organizzato la nona edizione della Settimana di Prevenzione dell’Invecchiamento Mentale, in più di 100 città italiane. Nel corso di questa settimana più di 350 specialisti psicologi, neurologi e geriatri offriranno la possibilità di una valutazione gratuita delle proprie condizioni cognitive nonché dispenseranno informazioni sull’argomento. In particolare Iannaccari sottolinea: “Il cervello è un organo plastico esubisce lo scorrere del tempo, evolvendosi in continuazione. A partire dai 28-30 anni, superato l’apice dell’efficienza mentale che si ha verso i 25 anni, si iniziano a perdere circa centomila neuroni al giorno. Questo significa che a 50 anni quasi un quarto del nostro potenziale nervoso se n’è andato”. Iannoccari sottolinea anche l’importanza di fare cose che si pensava impossibili da realizzare. Ad esempio in quest’epoca dominata dalla comunicazione globale, dai social in particolare, gli over 65 potrebbero aprirsi un profilo su Facebook e su Twitter.
Sarebbe anche un modo per tenersi in comunicazione più spesso con i propri nipoti, che potrebbero guidarli all’uso di queste nuove tecnologie. Insomma si potrebbe unire l’utile al dilettevole.
