Ultimamente si legge sempre più spesso di casi di persone che, suggestionate da certe informazioni inesatte che circolano sul web o semplicemente perché disperate, abbandonano le cure tradizionali per i tumori per rivolgersi a metodi alternativi. Basti pensare ai casi di Alessandra Tosi che ha rifiutato al chemioterapia preferendo il metodo Homer o di Giuditta Di Matteo che aveva deciso di curare il tumore con dei clisteri di caffè. Un monito a diffidare da queste cure alternative, che come visto non sortiscono alcun effetto, arriva anche dal mondo dello spettacolo. Marina Ripa di Meana ha rilasciato una intervista a Il Fatto Quotidiano in cui racconta della sua battaglia contro il cancro. Così scrive l’attrice: “In questi giorni ho letto le storie di quelle povere ragazze che sono morte perché hanno rifiutato le terapie. E non posso stare zitta. Ho il cancro, usiamo la parola giusta. Faccio la chemioterapia. Finirò il ciclo il 25 settembre. Ma sto bene, nonostante le inevitabili sofferenze. Voglio raccontare la mia esperienza, perché spero di poter aiutare qualcuno. Voglio che chi è malato non cada nelle mani di stregoni e zozzoni e si faccia curare”. Ed ancora: “Con la chemio oggi sempre di più si può guarire. Ma anche chi non guarisce come me, può sperare che la malattia si cronicizzi e la vita duri decenni. Non voglio dire che sia una passeggiata. Sarebbe sciocco. È una terapia molto dura. Penso ai miei capelli, ne avevo una testata bellissima e me ne sarà rimasto un terzo. Ma oggi si riesce a fare una vita quasi normale”.
Insomma l’appello dell’attrice è volto a mettere in guardia chi preso dallo sconforto per una diagnosi di tumore decide di provare metodi altenativi rispetto a quelli messi a disposizione dalla medicina ufficiale. Negli ultimi anni la ricerca ha compiuto molti passi in avanti avanti nella cura dei tumori, ad esempio della mammella, con l’oncoimmunoterapia.