Secondo l’accusa di Report Moncler non usa prodotti di qualità, non dà lavoro in Italia, vende piumini ad un prezzo notevolmente alto e soprattutto tratta con disumanità le oche sottoposte allo spiumaggio. Immediata la reazione del web, che ha fatto partire una vera e propria campagna di sabotaggio contro la Moncler sotto l’hashtag #boicottaMoncler.
Remo Ruffini, presidente della Moncler, ha deciso di passare al contrattacco e ha sguinzagliato i suoi avvocati per tutelare il norme del marchio, il cui brand rischia di perdere di credibilità. Inoltre lo stesso Ruffini ha rilasciato un comunicato scritto in cui assicura che “tutte le piume utilizzate in azienda provengono da fornitori altamente qualificati che aderiscono ai principi dell’ente europeo Edfa (European Down and Feather Association) e che sono obbligati contrattualmente a garantire il rispetto dei principi a tutela degli animali”.