Allo Juventus stadium Gonzalo Higuain si presenta finalmente ai suoi nuovi tifosi. L’attaccante argentino in conferenza stampa non si defila affatto quando gli vengono rivolte delle domande sul Napoli e De Laurentiis. In particolare il Pipita a proposito del rapporto con De Laurentiis, ha sottolineato che: “De Laurentiis? Andarmene è una mia scelta ma mi ha spinto lui a farla, ringrazio i tifosi e i miei compagni, De Laurentiis no. Non avevo più un rapporto con lui, non volevo stare più neanche un minuto con lui”. Insomma l’attaccante avrebbe lasciato perché il presidente non si è mosso sul mercato per mettergli a disposizione una squadra capace di lottare in campionato e Champions. Tuttavia non è dello stesso avviso Sarri, a cui Higuain in conferenza stampa ha rivolto delle scuse tardive per non averlo salutato: “La scelta è stata sua, perché l’offerta che gli è stata fatta da noi era in linea con ciò che poi gli è stato concesso altrove”. Higuain però adesso è un giocatore della Juve ed è pronto a misurarsi con nuovi obiettivi: “Per me è una gioia immensa, ancora non me ne rendo conto, spero si sfruttare questa occasione e di dimostrare che ne è valsa la pena. Nella vita bisogna fare delle scelte, non è stato facile, ma ho detto sì alla Juve perché è una società convinta di vincere e quindi può raggiungere qualsiasi traguardo, anche la Champions. Il Triplete deve essere un obiettivo per una squadra abituata a vincere, un sogno per cui dobbiamo lavorare duramente”. L’argentino ha scelto la maglia numero 9, che in passato è appartenuta ad Alvaro Morata. Tra gli idoli bianconeri del passato Higuain ha dichiarato di professare grande ammirazione per Del Piero. Tornando a Sarri, così si è espresso il tecnico dei partenopei al Corriere dello Sport riguardo alla cessione di Higuain: “Quando va via un calciatore di questo livello è normale che si registri il malcontento. Ma la stragrande maggioranza dei tifosi sono già oltre. Io ho colto grande entusiasmo intorno a noi e simpatia, forte, ad esempio, per Gabbiadini. La gente ci sta aiutando e certo noi abbiamo fatto l’impossibile, perché nel nostro ritiro ci sono sempre state le porte aperte.
È straordinario, ma anche faticoso, e non a caso alcuni club preferiscono fare sedute riservate o andare all’estero. Spero che questo venga apprezzato”.