Secondo un detto antico bacco, tabacco e venere riducono l’uomo in cenere. Ed in effetti tabacco e alcol rapresentano dei fattori di rischio per la nostra salute. In particolare l’Istat nel rapporto “Fattori di rischio per la salute: fumo, obesità, alcol e sedentarietà” ha tracciato il comportamento e le abitudini degli italiani per qiuanto riguarda questi fattori. Le cifre più preoccupanti riguardano l’obesità: nel 2015 l’avere chili di troppo interessa una quota di persone superiore al 50% nel Sud del Paese (38,6% in sovrappeso e 11,8% obese) contro il 41,0% del Nord-ovest e il 43,7% del Nord Est. Per quanto riguarda l’alcol invece circa otto uomini su dieci e cinque donne su dieci assumono bevande alcoliche almeno una volta l’anno. Analizzando più da vicino il dato relativo al consumo di alcool emerge che il 15,7% della popolazione lo consuma in dosi eccessive che potrebbero comportare seri problemi di salute. Per quanto attiene alle differenze di genere: è sedentario il 44,3% delle donne contro il 35,1% degli uomini. Veniamo al fumo. L’abitudine al tabacco è più diffusa tra gli uomini tuttavia anche se nel tempo sempre più donne hanno preso questa abitudine, per cui la forbice differenziale si è ridimensionata nel tempo (da 14,1 a 9,6 punti percentuali fra il 2001 e il 2015).
L’Istat inoltre mette in evidenza il valore della famiglia che: “svolge un ruolo determinante per lo scambio di conoscenze, pratiche comportamentali, norme e valori”. Da questa indagine emerge anche che gli italiani siano poco inclini alla pratica di qualche sport.