Senza dubbio l’alcol è una delle bevande che ha sempre attraversato la storia dell’umanità. D’altronde questa bevanda oltre che una a una funzione conviviale, risponde anche a finalità rituali. Tuttavia stando a una ricerca condotta dall’University of Otago in Nuova Zelanda che è stata pubblicata sulla rivista Addiction, questa bevanda aumenterebbe notevolmente il rischio di sviluppare patologie tumorali a bocca e gola, laringe, esofago, fegato, colon, intestino e mammella. Il rischio sarebbe proporzionale al consumo, ovvero più si beve più aumenta la possibiità di sviluppare un cancro. I rischi sarebbero presenti anche per i bevitori moderati. D’altronde dalla Relazione annuale inviata dal ministro della Salute al Parlamento ai sensi della legge 30 marzo 2001 n. 125 nell’ambito degli interventi realizzati in materia di alcol, è emerso come 10% degli uomini e il 2,5% delle donne con più di 11 anni ha dichiarato di aver consumato 6 o più bicchieri di bevande alcoliche in un’unica occasione almeno una volta negli ultimi 12 mesi (pari quindi a 3,3 milioni di persone). Dati indubbiamente preoccupanti.
La fascia maggiormente coinvolta da questo fenomeno del binge drinking risulta compresa tra i 18 e i 24 anni, in cui dichiara di farlo il 21% dei maschi e il 7% delle femmine.
