L’intelligenza artificiale ha compiuto grandi passi in avanti negli ultimi anni per cui per il futuro è molto probabile che questo campo della ricerca avrà ricadute anche nella nostra vita quotidiana. Uno scenario possibile è rappresenatto da Mya, un chatbot che viene utilizzato da FirstJob, una piattaforma per offerte di lavoro. Mya è in grado di interagire con le persone che cercano lavoro ed effettua una prima scrematura delle candidature. L’ultima scelta in ogni caso di assunzione o meno spetta sempre a un selezionatore umano. Mya in pratica ha reso automatizzati il 75% dei colloqui preliminari. Il robot è in grado di tenere una conversazione con i candidati sulla base dell’analisi del curriculum e delle lettere di presentazione, chiedendo loro aspirazioni ed obiettivi lavorativi. Alla fine stila un report che verrà sottoposto ai selezionatori.
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare chi ha sostenuto un colloquio con il bot ha avuto tre volte di possibilità in più di essere scelto. Insomma l’intelligenza artificiale non è più un progetto fumoso allo stato soltanto sperimentale dai contorni poco definiti, ma inizia ad acquistare una certa concretezza anche nella vita di tutti i giorni.