Abbas Shouman, vicecapo ed assistente dell’iman di Al Azhar, la massima autorità teologica sunnita, ha lanciato un vero e proprio diktat per punire l’uso dell’app Pokemon Go che sta sopopolando in tutto il mondo. Il motiovo di tanto accanimento? Secondo l’imam tale videogioco influenzerebbe: “la mente in modo negativo e fa male al giocatore e agli altri senza che ne ve sia consapevolezza”. Insomma giocare al Pokemon sarebbe visto alla pari che bere alcolici, il che come è noto, è vietato dalla fede musulmana. Sempre secondo l’imam la tecnologia ha lo scopo di migliorare la vita dell’uomo, di ridurre la sua fatica, ma non va utilizzato per diletto o svago, e questo è il proprio il caso dei videogiochi perché potrebbero distrarre dal lavoro o dalla preghiera. Pokemon Go è stato bandito dall’Egitto dove pertanto non è possibile sacricare questa app.
In Turchia invece il controllo si è spinto perfino all’interno delle moschee. Pokemon Go è stato vietato anche ai militari dell’esercito israeliano ma questo perché con le fiunzioni di geolocalizzazione potrebbero essere carpite delle informazioni utili ai servizi dell’inteligence.
