Per i malati di Alzheimer si profila una nuova prospettiva di cura. In particolare è allo studio un vaccino. Stando a una ricerca condotta dall’Institute of Molecular Medicine e dell’University of California nel giro di due o tre anni il vaccino messo a punto dai ricercatori dovrebbe essere in grado di contrastare efficacemente il morbo di Alzheimer impedendogli di svilupparsi. Il vaccino ha come bersaglio le placche beta-amiloidi che accumulandosi nel cervello sono all’origine della malattia. Il vaccino che verrà iniettato ai pazienti sotto forma di siero consente al sistema immunitario di rilasciare anticorpi in grado di “pulire” il cervello dalle proteine beta-amiloidi. Tuttavia dovrà essere somministrato nelle fasi inziali della patologia neurodegenerativa altrimenti si corre il rischio che possa risultare inefficace. Oltre a ciò i ricercatori stanno studiando anche nuovi metodi diagnostici che permettano di individuare questa patologia prima del suo insorgere in modo che chi è predisposto possa seguire strategie di prevenzione per evitare di ammalarsi. Le sperimentazioni sull’uomo dovrebbero iniziare nel 2018 e se tutto andrà bene il vaccino potrà essere messo in commercio tra 3-5 anni. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Nature.
Nel mondo vi sono oltre 25 milioni di persone malate di Alzheimer, i farmaci attualmente a disposizione inducono lo sviluppo di anticorpi che non sono in grado di eliminare efficacemente le proteine che distruggono i neuroni.