In Emilia-Romagna si segnalano due casi di contagio da virus Zika. Ad essere contagiate risultano due persone, le cui condizioni di salute, non destano preoccupazione. Si tratta di casi importati di malattia, perché i due pazienti si sono infettati a seguito di viaggi all’estero. L’infezione ricordiamo che viene trasmessa attraverso una puntura della zanzara tigre, che rimane il vettore principale di questa malattia. Generalmente nell’adulto le manifestazioni sintomatiche consistono in febbre, dolori alle ossa e ai muscoli, manifestazioni sulla pelle che ricordano quelle da morbillo, e talvolta sono accompagnate da prurito. L’infezione risulta pericolosa soprattutto in caso di gravidanza in quanto il virus Zika può determinare la microcefalia nei neonati. Nella notte di ieri 6 luglio nella zona sud di Modena, si è già svolto il primo dei tre interventi di disinfestazione. Intanto novità arrivano anche dal fronte della ricerca sul virus Zika per quanto riguarda il versante diagnostico: i ricercatori del Penn’s School of Engineering and Applied Science hanno messo a punto un test che consente di sapere, grazie a un colorante immesso nella saliva, se è presente la sequenza genetica del virus Zika.
Bastano 40 minuti di attesa per sapere se si è stati contagiati o meno dal virus.