I vaccini rappresentano una delle più grandi scoperte nella storia della medicina. Grazie ai vaccini sono state salvate migliaia di vite umane da malattie che avevano sempre un esito nefasto. Da decine d’anni gli scienziati e i ricercatori di tutto il mondo lavorano a potenziarne gli effetti. In particolare uno studio condotto dai ricercatori del Massachusetts Institute of Technology di Boston ha condotto a un nuovo metodo per la produzione dei vaccini. Tradizionalmente il vaccino viene prodotto inoculando nell’organismo il virus attenuato contro cui il sistema immunitario produrrà gli anticorpi per eliminarlo, avviene così per esempio nel caso della poliomielite e della rabbia, oppure attraverso antigeni ricombinanti e peptidi sintetici come avviene invece nel caso dell’epatite. Tuttavia con i metodi tradizionali ci vogliono anche mesi per la preparazione di un vaccino. Per velocizzare i tempi e migliorare l’efficacia degli stessi i ricercatori stanno utilizzando dei vaccini a Rna. Tale vaccini si studiano da oltre trent’anni ma adesso si utilizzano i progressi compiuti nell’ambito delle nanotecnologie. Iniettando l’Rna virale alle cellule queste ultime reagiscono producendo fin da subito le proteine tipiche dell’agente patogeno da combattere.
Questi Rna messaggeri vengono introdotti all’interno delle cellule grazie alle nanoparticelle agendo alo stesso modo dei virus in pratica. In tal modo è stato creato un vaccino in soli 7 giorni e si è dimostrato efficace sui topi. La ricerca è stata pubblicata rivista dell’Accademia americana delle scienze, Pnas.