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La musica classica: una panacea per il cuore

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Musica classica
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Musica classica

La musica classica è per lo spirito ciò che è la ginnastica per il corpo: si potrebbero descrivere con questo paragone gli effetti benefici procurati dall’ascolto della musica, in particolare di quella classica. insomma musica e sport realizzano un connubio ideale per mente e corpo all’insegna del mens sana in corpore sano come ben sapevano i latini. E’ quanto emerge da uno studio condotto dall’Università della Ruhr a Bochum. La musica classica produce infatti un effetto distensivo che abbassa la pressione e la frequenza cardiaca. I ricercatori hanno coinvolto 120 volontari: di questi la metà ha ascoltato musica per circa 25 minuti e a loro volta sono stati suddivisi in sottogruppi che ascoltavano Mozart, Strauss oppure gli Abba, mentre gli altri 60 del gruppo di controllo non sono  stati sottoposti ad alcun stimolo uditivo. Ai volontari quindi dopo aver ascoltato la musica, è stata misurata la pressione e il battito cardiaco nonché il livello di cortisolo, ovvero l’ormone dello stress. Ebbene in assoluto la musica di Mozart si è rivelata quella che ha sortito gli effetti migliori: la pressione sistolica, cioè la massima, si è abbassata di 4,7 millimetri di mercurio, e quella diastolica, cioè la minima, di 2,1. Nel caso dei brani di Johann Strauss, si è assistito invece a un abbassamento della massima di 3,7 millimetri di mercurio e della minima di 2,9. Mentre con la musica degli Abba non è stato osservato alcun effetto nè in negativo nè in positivo. L’ipertensione può quindi essere tenuta sotto controllo con sedute di musica classica in quanto è capace di distendere l’anima e quindi di diminuire lo stress.

 

D’altronde si tratta di una patologia da non sottovalutare in quando aumentando il rischio di ictus, aneurisma e infarto del miocardio determina una diminuzione dell’aspettativa di vita. La ricerca è stata pubblicata su Deutsches Ärzteblatt International.

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