Neonati esposti al rischio di batteri resistenti agli antibiotici

Sono oltre un milione i neonati che ogni anno muoiono a causa di qualche infezione batterica. Su 4 milioni di decessi in età neonatale, il 36% (circa 1,5 milioni) è causato da patologie infettive. La Società Italiana di Neonatologia in particolare sottolinea quanto ciò sia dovuto all’uso indisriminato degli antibiotici che producono dei batteri multi-resistenti agli stessi. Gli antibiotici rappresentano uno strumento straordinario per difenderci dalle infezioni ma vanno usati solo quando è necessario altrimenti, come sta già succedendo da anni, si sviluppano ceppi batterici che divengono del tutto insensibili a questi farmaci. In particolre così si è espresso a riguardo Mauro Stronati, presidente della Sin: “L’emergere di certe resistenze avviene naturalmente non appena l’antibiotico viene utilizzato, così facendo le armi per combattere i microrganismi sono sempre di meno e meno efficaci. Occorre prendere coscienza su questo fenomeno, con un rigoroso protocollo per le cure con gli antibiotici”. Stando poi all’European Centre for Disease Prevention and Control il nostro paese è al quinto posto per utilizzo quotidiano di antibiotici dopo Grecia, Francia, Lussemburgo e Belgio. Insomma è assolutamente necessario invertire questa tendenza considerando anche che i neonati sono maggiormente esposti alle infezioni perché hanno un sistema immunitario ancora poco “allenato”.

 

I neonatologi italiani per far fronte a questa situazione che rischia di diventare ingestibile sottolineano quindi l’importanza dell’educazione nella prevenzione delle infezioni. Inoltre auspicano che la prescrizione degli antibiotici venga maggiormente regolamentata per impedire che si verifichi una somministrazione degli stessi quando non è necessario.