Lavorare troppo fa male alle donne e in particolare aumenta il rsichio di sviluppare malattie anche gravi, quali quelle cardiache e perfino tumori. E’ quanto emerge da una ricerca condotta dalla Ohio State University che è stata pubblicata su Journal of Occupational and Environmental Medicine, secondo cui quando si superano le 40 ore di lavoro settimanale incominciano le prime avvisaglie di malesseri fisici. La situazione si aggrava oltre le 50 e dalle 60 ore settimanali aumenta considerevolemne il rischio di malattie. In particolare oltre le 60 ore lavorative settimanali aumenta il rischio di diabete, patoogie oncologiche, malattie cardiovascolari e artrite. Lo stesso invece non accade per quanto riguarda gli uomini a cui nel caso di 40-50 ore settimanale è stata riscontrata una maggiore incidenza di artrite, ma non di altre patologie. Questa differenza di risultati tra uomini e donne viene spiegata dai ricercatori col fatto che le donne devono conciliare il lavoro anche con il menage familare e le faccende domestiche e quindi soffrono particolarmente di un aggravio del lavoro in ufficio.
Le aziende dovrebbero tenere sotto stretto controllo la salute delle proprie dipendenti sottoponendole periodicamente a test, esami e screening onde evidenziare la presenza di qualche patologia in atto.
