Eppure nel lontano1983 accadde qualcosa di inspiegabile su cui ancora oggi si discute: sulla scia del grande successo ottenuto nel 1982 dal film E.T. the Extra-terrestrial di Spielberg, Atari l’anno dopo mise sul mercato un videogioco che si ispirava all’extraterreste entrato nel nostro immaginario collettivo, confidando in un boom di vendite. Invece non fu così, anzi contariamente alle aspettative, il videogioco E.T. si rivelò un vero e proprio flop mondiale.
L’insuccesso alimentò la leggenda metropolitana secondo cui la casa statunitense produttrice del gioco avrebbe smaltito nel deserto del New Mexico (precisamente ad Alamogordo) le migliaia di cartucce del gioco risultate invendute. In realtà come potete leggere in questo nostro articolo, nel mese di aprile scorso, grazie a uno scavo co-finanziato da Microsoft, sono state riportate alla luce le cartucce del videogame “E.T.the Extra-Terrestrial.
Ebbene a tutti gli appassionati farà sicuramente piacere sapere che nel “Museo del videogioco di Roma” aperto oggi 29 ottobre fino al 1 novembre, sarà possible visionare le cartucce del videogioco Atari vcs 2600 recentemente ritrovate. La mostra “E.T. the Fall” è promossa da Link Campus University e VIGAMUS ACademy.
Sarà possibile provare a destreggiarsi anche con i titoli di altri produttori di giochi, ma siamo sicuri che i ragazzi degli anni 80′, oggi adulti e forse padri di famiglia, non si faranno sfuggire l’occasione unica grazie a delle postazioni interattive, di rigiocare con questo ed altri giochi sempre prodotti da questa casa produttrice degli anni 80′, e di raccontare ai propri pargoli, con un filo di voce a tratti rotta dalla malinconia e dalla nostalgia una storia che inizia più o meno così: “C’era una volta, tanto tempo fa, l’Atari…”.
[…] nelle camere di milioni di ragazzi, dando così il via all’era dei videogiochi da casa. L’Atari fondata da Nolan Bushnell e Ted Dabney nel 1972. La società divenne famosa proprio grazie a Pong, […]