Negli ultimi anni la ricerca ha compiuto sempre più passi in avanti nel trattamento dell’ictus e altre patologie simili. Tuttavia molto dipende dalla tempestività dei soccorsi perché nel caso in cui l’arteria che porta il sangue al cervello venga ostruita da un embolo o da un trombo, le cellule cerebrali private di ossigeno muoiono nel giro di pochi minuti. In questo senso è da rimarcare uno studio condotto dalla Stanford University School of Medicine in California pubblicato sulla rivista specializzata Stroke, che ha condotto una sperimentazione su 16 pazienti colpiti da ictus l’anno prima, e che avevano riportato dei danni permanenti per quel che riguarda soprattutto la funzione motoria. I ricercatori hanno iniettato ai pazienti delle cellule staminali ottenute dal midollo osseo da alcuni donatori che poi sono state modificate geneticamente in provetta per far sì che acquisissero una funzione neurale. Dopo circa un mese di trattamento tutti i pazienti coinvolti nella sperimentazione hanno ottenuto un miglioramento della funzione motoria. Il caso più eclatante ha riguardato pazienti sulla sedia a rotelle che hanno riacquistato l’uso delle gambe.
Tuttavia lo studio dovrà essere validato da altre ricerche. In ogni caso il trattamento non presenta effetti collaterali. La seconda fase della sperimentazione prevede la somministrazione delle cellule staminali su un numero più ampio di soggetti.
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