Nessuna sorpresa. Nessun colpo di scena. Anzi i maggiori rimpianti, a questo punti, li ha proprio il
Lanciano che ha sprecato, pareggiando in casa con la
Ternana, di giocare con il vantaggio della classifica il play out. Saranno gli abruzzesi ad affrontare la
Salernitana nella sfida play out di sabato 4 giugno. Il collegio di garanzia del Coni ha dichiarato inammissibile il ricorso. E’ stata perfettamente recepita la tesi difensiva presentata dall’avvocato
Chiacchio. Il Lanciano non poteva essere nuovamente giudicato per la stessa contestazione. L’errore – grave- è della Procura Federale. Il Lanciano resta a
44 punti e si mangia le mani per le occasioni fallite. Errori bilanciati dal delizioso regalo dell’arbitro Nasca di Bari. Un rigore inesistente, per plateale tuffo di
Ferrari, che ha consentito all’undici di Maragliulo di rimontare lo svantaggio e centrare i play out. Chi esce penalizzato da questa nuova triste pagina di calcio all’italiana è il Livorno. Gli amaranto non sono solo stati beffati per la mancata penalizzazione degli abruzzesi ma, soprattutto, per la decisione di squalificare Ferrari attraverso la prova televisiva. Come dire: è vero abbiamo sbagliato ma non possiamo far altro che squalificare il calciatore. La
Salernitana ha vissuto da spettatrice la vicenda senza ricever nessun tipo di beneficio come pure è stato sottolineato nei giorni scorsi da alcuni esponenti dei mass media.
Senza la furbata di Ferrari (squalifica confermata) il Lanciano sarebbe in Lega Pro. Per gli abruzzesi la squalifica dell’attaccante non può rappresentare il male minore ma forse qualcuno sperava di mettere a segno un vero e proprio “colpo” con destrezza.