Come ha avuto origine la vita? La domanda da sempre affascina filosofi, poeti e scrittori, ma sono gli scienziati con le loro ricerche che hanno provato a rispondere con qualche prova all’affascinante quesito. In particolare l’Agenzia Spaziale Europea, Rosetta, nel 2014 ha raggiunto 67P/Churyumov-Gerasimenok, la cometa su cui è stata osservata la presenza di molecole organiche. In sostanza queste molecole organiche possono considerarsi i mattoni della vita. Nello specifico si tratta della glicina, un aminoacido base che compone le nostre proteine, in particolare il Dna e l’Rna; ed il fosforo. In effetti stando a una teoria sull’origine della vita il processo sarebbe nato dalle molecole organiche che si sono formate nello Spazio, trasportate su pianeti e comete, sfruttando l’energia solare e l’acqua stessa. La rivista Science recentemente ha reso noti i risultati di un esperimento condotto dall’Università di Nizza che in laboratorio ha messo insieme acqiua, metanolo e ammoniaca, raffreddando poi il tutto a 200 gradi sotto zero e bombardandolo con raggi ultravioletti imitando in tal modo l’energia delle stelle. Da questo brodo primordiale spaziale si sono formati diversi tipi di zucchero, tra cui alcuni ritenuti compatibili con i mattoni del Dna. Insomma è probabile che da questi mattoni si sia evoluta la vita come la conosciamo noi. In tal senso così ha spiegato Roberto Battiston, presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana: “Su questa domanda c’è grandissima discussione. Ma la scoperta ci induce a pensare che, su tempi e dimensioni propri dell’universo, la vita possa essere abbastanza comune. Processi come quello osservato da Rosetta possono infatti essere avvenuti anche altrove.
Oggi sappiamo che la Terra è meno speciale di quanto credessimo. Dagli anni ’90 abbiamo scoperto molti pianeti che orbitano attorno a una stella proprio come il nostro”.
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