Sul gommone dei 150 migranti, partito dalle coste libiche e arrivato a Lampedusa, c’era anche una bambina di appena 9 mesi. Purtroppo la mamma ha perso la vita durante la traversata dopo aver riportato delle ustioni da benzina. Prima di morire però la donna ha fatto in tempo ad affidarla a una compagna di viaggio. Una volta sbarcata sull’isola la piccola, inevitabilmente stremata e provata dal lungo viaggio, bagnata e disidratata, è stata visitata nell’ambulatorio di Lampedusa. La bimba è stata presa in cura dal dottor Pietro Bartolo (la foto a corredo dell’articolo è stata pubblicata dal medico su Facebook), che così si è espresso al Corriere della Sera sulle condizioni della bambina: “Le abbiamo dato del latte, cambiato i vestiti. Era leggermente disidratata, ma sta bene. E’ rimasta in ambulatorio per alcune ore, poi l’ho accompagnata io stesso nel centro d’accoglienza, consegnandola alla polizia. E’ in buone mani“.
Il medico che le ha prestato i primi soccorsi, Pietro Bartolo, vorrebbe chiederne l’affidamento. Insomma sembra schiarirsi un’orizzonte di speranza per la piccola Nohamed.
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