E’ stato assolto Antonio Conte imputato nel maxi-processo riguardante il calcio-scommesse. L’ex allenatore della Juventus in riferimento ad AlbinoLeffe-Siena del 29 maggio 2011 è stato assolto dal Gup di Cremona. Conte aveva chiesto il giudizio abbreviato proprio per arrivare all’appuntamento con la nazionale agli Europei con una situazione processuale definita. Scelta coraggiosa da parte dell’attuale commissario tecnico della nazionale che lo ha esposto al rischio di una condanna per frode fiscale alla vigilia di una competizone così importante quale gli Europei che si disputeranno in Francia a partire dal prossimo giugno. Il procuratore aveva chiesto per Conte una condanna a 6 mesi di reclusione e 8000 euro di multa. In sostanza dalle carte processuali emerge che l’accordo sottobanco riguardò soltanto i giocatori del Siena e quelli dell’AlbionoLeffe, accordo rispetto a cui per quanto riguarda il tecnico della nazionale: “non emergono elementi per ritenere che fosse a conoscenza di operazioni di scommesse collegate al risultato concordato della partita”. Insomma detto in altri termini non esistono prove che Conte fosse a conoscenza della combine. Oltre a Conte e Angelo Alessio (suo bracio destro) sono stati assolti anche l’attaccante dell’Atalanta Guido Marilungo, Roberto Previtali, Ermanno Pieroni, Daniele Quadrini. Così a caldo ha commentato l’assoluzione di Conte il presidente della Figc Carlo Tavecchio: “Finalmente la posizione di Conte è stata chiarita: la mia fiducia in lui non è mai stata in discussione. Adesso siamo tutti ancora più concentrati sull’Europeo“. Lo stesso allenatore della nazionale così ha pubblicato sul proprio profilo Facebook: “Quattro anni fa, con la perquisizione avvenuta nella mia abitazione alle cinque del mattino iniziava un periodo da incubo che a tratti mi è sembrato non potesse mai finire. Chi mi è stato vicino e mi conosce, sa quanto io abbia sofferto alla sola idea che si potesse accostare il mio nome alla vergogna del calcioscommesse. Oggi finalmente si mette la parola fine a questa brutta storia.
Ringrazio la mia famiglia e tutti quelli che, e sono tantissimi, non hanno mai neppure per un momento creduto alle parole di chi aveva fatto dell’inganno il proprio stile di vita“.
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