Straordinario intervento chirurgico eseguito a fine aprile all’ospedale
Policlinico di Milano su di un
bambino di 6 anni. Al piccolo paziente è stato trapiantato un rene che gli permetterà di continuare a vivere. L’importanza dell’intervento e che a donare il rene sono stati i genitori di un altro
bambino di 1 anno, quest’ultimo deceduto per un evento traumatico. Marco (nome di fantasia del bimbo trapiantato) soffriva di
ipodisplasia renale bilaterale, una malattia cronica dei reni che lo aveva costretto alla dialisi peritoneale, ovvero una particolare tecnica che depura il sangue sfruttando il peritoneo (membrana che avvolge gli organi interni), con un catetere permanente inserito nell’addome. Dopo l’intervento è rimasto
13 giorni in osservazione, per verificare che fosse andato tutto per il verso giusto. L’intervento eseguito a Milano è molto raro. Trapianti di questo tipo, con una donazione d’organo da un bimbo così piccolo se ne praticano pochi. “In Italia negli ultimi 5 anni sono stati trapiantati 19 reni provenienti da donatori con età inferiore ai due anni, a fronte di una disponibilità reale di 41 organi, mentre 22 reni non sono stati utilizzati per la difficoltà di molti Centri trapianto ad accettare questo tipo di donatori” ha spiegato
Claudio Beretta, chirurgo dell’Unità Operativa di Trapianto di Rene del Policlinico.
“Il buon risultato di questo tipo di trapianto pediatrico – hanno sottolineato i sanitari dell’ospedale Policlinico di Milano – con donatori piccolissimi dipende da una interdisciplinarietà di alto profilo, che coinvolge non solo l’esperienza chirurgica dell’operatore, ma anche le competenze del nefrologo, dell’anestesista rianimatore, dell’ematologo e di tutto il personale infermieristico coinvolto nelle varie fasi del trapianto”.