
Una ricerca condotta dal
Wellcome Trust Sanger Institute ha dimostrato che un terzo delle spore prodotte dai batteri umani, in particolare dall’
intestino (ne sono stati studiati 130 di diverso tipo), tende a sopravvivere anche al di fuori della
flora intestinale, il che aumenta quindi le possibilità che le persone possano entrarci in contatto.Tuttavia gli esperti avvertono che ciò non sta ad implicitare che lo starnuto della persona obesa seduta vicino a noi ci faccia
ingrassare. Semplicemente per i ricercatori esisterebbe una relazione tra patrimonio genetico dei batteri che vivono nell’intestino di una persona e il suo peso. Insomma dallo studio emerge che se ad esempio la sopravivenza di queste spore batteriche avviene all’interno della famiglia allora alcune patologie derivanti da una alterazione dell’equiibrio del
microbioma potrebbero trasmettersi attraverso un contatto prolungato.
I ricercatori fanno proprio l’esempio delle infiammazioni intestinali e dell’obesità che derivano da uno squilibrio nel microbioma. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Nature.