Si sa quanto il sonno sia fondamentale per il nostro benessere psico-fisico. Stando a una ricerca condotta dall’università del Michigan, i ricercatori hanno preso in esame che rapporto hanno col sonno i viaggiatori appartenenti a diversi paesi nel mondo. Nell’ambito di una applicazione lanciata per smartphone, i ricercatori hanno raccolto in maniera anonima i dati dei viaggiatori per indagare a fondo gli effetti del jet lag. Nell’ambito di questa indagine emerge come gli italiani siano piuttosto dormiglioni: dormono 7 ore e 53 minuti. A batterci sono solo gli olandesi con 8 ore e dodici minuti. In Singapore e Giappone invece mediamente si dorme rispettivamente tra le 7 ore e 24 minuti e 7 ore e mezza. Vi è anche da dire, sempre stando a quanto emerge da questa ricerca, che gli italiani sono soliti andare a dormire piuttosto tardi, non prima delle 23 e 42 e si svegliano alle 7:45. Mentre gli spagnoli vanno a letto alle 23:45 e si svegliano alle 7:36. Ben diverso il rapporto col sonno da parte degli australiani: vanno a letto alle 22:42 e si alzano alle 6:47.
Dallo studio emerge anche che le donne dai 30a i 60 anni dormono in media di più rispetto ai coetanei maschi: si addormentano un’ora prima e si svegliano più tardi. A dormire di meno sono soprattutto gli uomini di mezza età che non riposano le canoniche 7-8 ore per questa fascia d’età. Tuttavia se si accumulano ore di sonno prima o poi ne risentiamo soprattutto a livello di capacità cognitive. Il 18 marzo scorso si è celebrata la Giornata mondiale del sonno. Tra i consigli per favorire la nostra caduta tra le braccia di Morfeo gli esperti suggeriscono di non andare a letto con lo stomaco troppo pieno e di addormentarsi sul fianco sinistro ed evitare di consumare alimenti poco prima di andare a dormire che hanno l’effetto di tenere sveglio il nostro sistema nervoso,quali i formaggi stagionati ricchi di tiramina, le bevande con caffeina e teina (comprese le bibite gassate).
E’ utile invece mangiare l’avena in grani o in fiocchi (ottimi anche in barrette o biscotti) o bere il latte in quanto favoriscono la sintesi di melatonina, un neuro-ormone del sonno.
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