Novità dalla ricerca per le coppie che non riescono ad avere figli: stando a una ricerca condotta dall’Istituto Valenciano de Infertilidad (Ivi) e dalla Stanford University una nuova tecnica permeterebbe di venire incontro alle coppie che non vogliono ricorrere ad esempio alla fecondazione eterologa per motivi etici o personali. Il metodo messo a punto dai ricercatori consiste nel partire dalle cellule della pelle al fine di ottenere dei marcatori compatibili con le cellule germinali. In particolare hanno utilizzato la riprogrammazione cellulare che nel 2012 è valso il premio Nobel per la Medicina a Shinya Yamanaka. In pratica riprogrammando queste cellule della pelle utilizzando un cocktail di geni è stato possibile trasformarle in cellule germinali a tutti gli effetti. D’altronde i ricercatori stimano che vi siano che 220mila uomini e 290mila donne in età fertile, ovvero di età compresa tra i 20 e i 44 anni, che non sono in grado di produrre gameti e perciò ricorrono alla donazione di ovociti e spermatozoi.
I ricercatori hanno dichiarato che “l’obiettivo finale è quello di far sì che una persona che non è in grado di produrre gameti possa ottenerli a avere figli geneticamente propri“. Lo studio è sato pubblicato sulla rivista Scientific Reports.
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