Sono diverse le patologie che accompagnano il difetto della vista, probabilmente più comune, quale l’
astigmatismo. Mal di testa, cefalea, nausea, disturbi dell’equilibrio o dell’apprendimento, sono alcuni dei campanelli d’allarme che non devono essere trascurati. Secondo una stima effettuata da uno studio dell’
European Eye Epidemiology Consortium, pubblicato nel 2015 su European Journal of Epidemiology, l’incidenza di astigmatismo in
Europa sarebbe del 24% della popolazione. Il dato oscilla fra il 15 e il 25% tra le fasce d’età più giovani e in mezza età, mentre dopo i 65 anni l’astigmatismo diventa più comune: superati gli 80 anni è astigmatica 1 persona su 2. L’astigmatismo che significa “non puntiforme” è un’ametropia che si presenta quando il sistema ottico non è in grado di formare un’immagine puntiforme di un oggetto puntiforme e senza diagnosi accurata l’astigmatismo è destinato a peggiorare. E’ fondamentale cogliere in tempo questo
disturbo della vista per poter individuare una terapia tempestiva.
Delle nuove frontiere di diagnosi e cura dell’astigmatismo si sta parlando nel corso del congresso internazionale ESASO, European School for Advanced Studies in Ophthalmology, organizzato in Humanitas, in corso fino al 30 aprile prossimo.