Tra i listini europei,
Piazza Affari, indossa la maglia nera, appesantita dalle prese di beneficio sulle banche dopo i forti rialzi della scorsa settimana in scia al varo del
fondo Atlante. Il Ftse Mib cede l’1,15%, seguito da Francoforte (-0,85%), Parigi (-0,54%) e Londra (-0,33%), con i titoli delle materie prime (-3,2% l’indice Dj Stoxx di settore) che zavorrano i listini assieme a banche (-1,4%) ed energetici (-1,3%).
Gli investitori sono rimasti delusi dall’
indice Ifo, sotto le attese degli analisti, e guardano ora all’indice pmi in arrivo dagli Usa nel pomeriggio. A Milano guida i ribassi Unicredit (-3,6%), davanti a Ubi Banca (-2,53%) e Intesa Sanpaolo (-2,11%), con Moody’s che mette in luce i rischi dell’operazione Atlante per le due principali banche italiane. Male Buzzi (-2,20%) e Prysmian (-2%), vendite su A2A (-1,79%) dopo che è sfumata l’acquisizione di Acsm-Agam, mentre recupera dai minimi di seduta Fca (-1,46%). Tengono, invece, Campari (+0,76%) e Terna (+0,54%). Anche gli altri
indici europei accentuano le perdite dopo un avvio poco mosso. Le vendite che stanno colpendo tutti i mercati in modo abbastanza generalizzato portano il Ftse Mib a cedere l’1,21% e il Ftse All Share l’1,08%. In linea anche Parigi (-0,91% il Cac40) e Francoforte (-1,11% il Dax30), quando Londra sembra tenere leggermente meglio, scivolando di mezzo punto percentuale. A peggiorare la situazione ha contribuito anche l’indice Ifo tedesco, unico dato macro di rilievo della giornata, peggiore delle attese. A Piazza Affari,
Cnh Industrial e’ il peggiore dei titoli a maggiore capitalizzazione (-3,20%), scontando l’effetto dello stacco cedola, con Fca (-2,86%) che la segue a breve distanza in un’altra giornata negativa per il comparto auto europeo. Hanno invertito la rotta i bancari, con Bper che ora scivola dell’1,8% come Ubi banca. Restano in positivo Terna (+0,37%), e Mediobanca (+0,2%).