Il giocatore serbo Mitrovic ha preso la bandiera e l’ha gettata via, scatenando le ire dei giocatori albanesi. Il Kosovo, pur avendo ottenuto l’indipendenza ed essendo a maggioranza albanese, è considerato dalla Serbia un proprio stato. Dagli spalti infatti riecheggiava l’urlo “Kosovo è Serbia”. Si è creato un parapiglia, dove sono intervenuti anche gli agenti della polizia e tifosi dagli spalti. L’arbitro Atkinson ha deciso di sospendere la partita poiché non c’erano le condizioni di sicurezza per continuare.
Sembra che sul campo sia sceso addirittura Ivan Bogdanov, il capo ultrà che provocò la sospensione della partita Italia-Jugoslavia del 2010. De Biasi, tecnico italiano dell’Albania, si è detto disgustato: “Siamo reduci da un’esperienza traumatica. E’ successo quello che non pensavamo potesse succedere. Lo stadio di Belgrado non era adatto ad accogliere questa partita. Quattro miei giocatori sono rimasti feriti non solo per l’aggressione dei tifosi ma anche delle forze dell’ordine. Una cosa inaccettabile”. I giocatori albanesi sono stati accolti in patria come eroi, adesso la Serbia rischia di perdere la partita a tavolino a causa degli scontri che hanno causato la sospensione della partita.