La Procura di Foggia ha aperto un’inchiesta sulla morte di Gianni Racano, 30enne, che è stato ricoverato d’urgenza in coma farmacologico indotto all’ospedale San Paolo di Bari, dove è spirato poco dopo il ricovero. Il sospetto è che l’uomo possa aver fatto ricorso a sostanze anabolizzanti in vista di una gara di body building in programma il prossimo giugno. Questa ipotesi sembra sempre più provata dopo che un altro culturista di 50 anni nelle ultime ore è stato ricoverato e sebbene in gravi condizioni, non risulta in pericolo di vita. Intanto i genitori della vittima hanno presentato denuncia. L’operazione condotta dai carabiieri e dai Nas nell’ambito del traffico illecito di sostanze dopanti e altri prodotti proibiti nelle palestre, ha portato a due arresti e cinque denunce. Gli investigatori stanno seguendo la pista del doping: l’ipotesi è che i trafficanti di anabolizzanti abbiano immesso sul mercato una partita di questi prodotti in previsione di questa competizione agonistica di body bulding che si svolgerà fra poco più di un mese a Foggia.
Gl investigatori quindi temono che vi sia un giro di sostanze illegali nelle palestre che potrebbero mettere a rischio la vita di altre persone che ne facciano uso.
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