Un uomo di 47 anni, Francesco Bosco, è stato trovato privo di vita nel suo appartamento nel quartiere residenziale di Fuorigrotta, al parco Persichetti, tra via Caravaggio e via Consalvo. L’uomo era un ex tassista e non aveva alcun precedente. Stando ai primi accertamenti legali, l’omicida si sarebbe accanito sulla vittima che presenta una profonda ferita alla testa ed anche diverse ferite da punta e taglio ala schiena. L’allarme è stato dato da un familiare che ha trovato l’uomo disteso in una pozza di sangue. Al momento gli inquirenti non escludono nessuna pista. Insomma il mistero si infittisce. Questo caso richiama alla memoria un altro delitto rimasto a lungo irrisolto, e che presenta ancora molte zone d’ombra, che avvenne proprio a Via Caravaggio nella notte tra il 30 e il 31 ottobre del 1975. Si trattò di una vera e propria strage, al quarto piano dell’appartamento vennero uccisi tutti i suoi abitanti: Domenico Santangelo, 54 anni, rappresentante di vendita (ex capitano di lungo corso ed ex amministratore condominiale), la sua seconda moglie Gemma Cenname, 50 anni, ostetrica (ex insegnante), e la figlia di lui, Angela Santangelo, 19 anni, impiegata dell’INAM, nonché il loro cane Yorkshire terrier, di nome Dick. Accusato di questi delitti efferati fu Domenico Zarrelli che avrebbe agito in preda a un raptus, dopo che la zia Gemma gli avrebbe rifiutato un prestito di denaro.
Tuttavia è stato poi assolto con formula piena dalla Corte di Casaazione nel gennaio del 194 e in via definitiva nel marzo del 1985. Infine nel 2006 è stato risarcito dallo Stato con un milione e quattrocentomila euro per danni morali e materiali.