All’Istituto ortopedico Rizzoli di Bologna, struttura all’avanguardia nel campo della ricerca, è stata realizzata la nuova piattaforma Bioprinting. Tale strumento sulla base di immagini radiologiche che forniscono una panoramica tridimensionale delle articolazioni, consentendo la creazione di protesi da applicare a pazienti. Bioprinting grazie a una Tac Dual Energy, consente di stampare protesi in tre dimensioni sulla base del caso specifico del paziente da trattare. Il progetto per disporre di questa tecnologia avveneristica è stato finanziato dal Ministero della Salute e dalla Regione Emilia-Romagna che ha stanziato oltre due milioni di euro. Così ha spiegato l’ospedale Rizzoli in una nota: “La combinazione di materiali bioingegneristici supporterà la crescita delle cellule, la loro differenziazione e migrazione, per garantire integrità strutturale e minori rischi di rigetto”. All’inaugurazione di questa nuova apparecchiatura erano presenti il direttore generale dell’Istituto ortopedico Rizzoli, Francesco Ripa di Meana, e il sindaco di Bologna, Virginio Merola. Insomma si tratta di un altro importante passo in avanti da parte della ricerca nell’ambito delle protesi biocompatibili che saranno sempre più a misura di paziente.
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