Il senatore Antonio Razzi, candidato sindaco di Roma, ha proposto la sua ricetta (è proprio il caso di dirlo) per eliminare la presenza dei ratti che stanno infestando la capitale. D’altronde in campagna elettorale ogni candidao punta sul suo piatto forte per conquistare l’elettorato: Razzi lo fa su questa emergenza ratti. Così si è espresso al riguardo il senatore: “Uno dei punti principali del mio programma da sindaco di Roma è di liberare la città dai ratti che ormai l’hanno praticamente invasa. Non c’è più tempo, più passano i giorni più aumentano i topi che hanno ormai praticamente usurpato la città eterna“. Razzi in particoalre ha dichiarato di aver preso già contatti per far arrivare nella città eterna: “500mila gatti asiatici che saranno poi dislocati nei punti nevralgici della città per una sorta di mega derattizzazione all’insegna dell’ambiente“. Ed infine ha aggiunto: “Ma non finisce qui la cura dei gatti sarà affidata alle simpatiche gattare romane“. Ed in effetti questa emergenza ratti a Roma è anche il segno di una crisi più generale che sta investendo la capitale a livello globale. Certo che le pantegane che risalgono dal Tevere e vanno a scorazzare liberamente tra i turisti non offrono certo un immagine decorosa dell’urbe.
Quella dei topi si somma quindi all’emergenza guano di inizio anno, oltre aquella più recenti dei gabbiani. Insomma si può dire che i problemi che c’erano con l’amministrazione di Marino sono rimasti tutti sul tappeto ed anzi se ne sono aggiunti degli altri.
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