L’intervista andata in onda mercoledì scorso a Porta a Porta a Salvo Riina, figlio del boss più potente di Cosa nostra, ha suscitato molte polemiche. L’intervista a Salvo Riina ha suscitato lo sdegno dei familiari delle vittime di mafia. Soprattuto è stato contestato che un servzio pubblico qual è quello della Rai mandasse in onda una intervista al figlio, a sua volta condannato per numerosi reati, di uno dei più potenti rappresentanti di Cosa nostra. Molte librerie per protesta hanno deciso di non vendere il libro (Vi racconto mio padre) ed alcune biblioteche non lo metteranno a disposizione dei lettori. Questa precisa scelta di campo è partita in una libreria di Catania, ma poi si è diffusa in molte altre librerie, ad esempio a Milano e a Bologna. Insomma è certamente il segno della crescita di una coscienza sociale da parte degli italiani, a cui però fa da contraltare la creazione sul web di alcuni gruppi su Facebook che invece esprimono solidarietà al figlio del boss.
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